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G8, l'arresto e le calunnie valgono 3.500 euro
Marco Preve
Fonte: Repubblica Genova, 19 novembre 2013
19 novembre 2013

BEPPE Grillo è stato condannato a risarcire con 25 mila euro un politico a cui diede del "tangentista". Bobo Vieri è stato risarcito con un milione perché intercettato illegalmente. La polizia che per giustificare un pestaggio immotivato mentì, costruì false prove e accusò ingiustamente di associazione a delinquere finalizzata alla devastazione, di detenzione di arma da guerra e resistenza 93 persone, dovrà pagare solo 3500 euro per aver calunniato e illegittimamente arrestato un manifestante al G8.

E'DESTINATA a far discutere la prima sentenza civile di risarcimento nei confronti di uno dei 93 manifestanti pestati e arrestati durante il blitz alla scuola Diaz.

U.R. è un cittadino tedesco che vive a Berlino e che oggi ha 34 anni e ne aveva 22 nel 2001. A differenza della quasi totalità delle 93 vittime della Diaz ha preferito non costituirsi parte offesa al processo penale avviando solo l'azione civile. Il giudice della seconda sezione civile Paolo Gibelli la settimana scorsa gli ha riconosciuto un risarcimento complessivo di 15500 euro.
Il manifestante, che era assistito dall'avvocato di Modena Carlo Malossi, ne aveva chiesti circa 220 mila, 200 mila dei quali solo per la calunnia che gli costò l'arresto, la detenzione in ospedale per tre giorni e l'iscrizione al registro degli indagati per lunghi mesi prima di essere definitivamente prosciolto.
Il giudice ha riconosciuto al manifestante tedesco 4.161 euro di danno biologico (25 giorni di prognosi finali e un danno permanente valutato del 3%) triplicate per il danno morale. La cifra raggiunge così i 12mila euro. I parametri applicati sono quelli stabiliti da un recente decreto dell'ex ministro Renato Balduzzi e non quelli generalmente assai più alti della cosiddetta "Tabella di Milano" fissata dal tribunale civile del capoluogo lombardo. In sostanza il manifestante è stato risarcito con i valori (seppur triplicati) riconosciuti per i danni colposi da incidenti stradali o colpa medica.
Ma è sul risarcimento per la calunnia e l'ingiusta detenzione che i 3500 euro complessivi sono sembrati assai poca cosa, se si considera che gli arrestati della Diaz vennero accusati di reati pesantissimi con prove false appositamente fabbricate dalla polizia e vennero additati in tutto il mondo come pericolosi black bloc. Tra l'altro, la cifra concessa appare ancor più sorprendente, se si considera che nel processo penale alle parti civili era stata riconosciuta una provvisionale di 5mila euro, con il resto del risarcimento da stabilire in sede civile.
Nei giorni scorsi, intanto, come anticipato da Repubblica, sono state depositate le prime sei cause civili da parte di altrettanti manifestanti che si erano invece costituiti al processo penale, conclusosi con la condanna in Cassazione di quasi tutti gli imputati e soprattutto degli alti funzionari di polizia colpiti da pene che hanno raggiunto i quattro anni. Ognuno di loro chiede circa 200 mila euro di risarcimento per il trattamento subito sia alla Diaz che, in alcuni casi, anche nella caserma di Bolzaneto trasformata in prigione. E in una citazione, un avvocato, come rivelato ieri dal sito Genova24, ha chiesto il risarcimento per «danno da tortura» che pure non è un reato previsto dal nostro codice penale, nonostante i numerosi solleciti della Ue. Nell'atto, però, si sottolinea come non debbano essere risarciti solo i danni provocati da un reato ma anche quelli derivanti dalla violazione di diritti costituzionalmente protetti attraverso anche l'adesione a convenzioni internazionali. E l'avvocato, nella memoria introduttiva, al fine di fissare dei termini di paragone ricorda il risarcimento da un milione ottenuto dal calciatore Bobo Vieri al Tribunale di Milano, per le intercettazioni Telecom. «Senza voler ambire a maxi risarcimenti - scrive il legale nel documento - i fatti della Diaz paiono decisamente configurare ipotesi ben più pesanti di un caso, se pur protratto negli anni, di intercettazioni illecite».