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Laura Tartarini: «Adesso ci sono così tanti indizi che non potranno essere tutti assolti»
Intervista a una componente del Genoa Legal Forum: «Le intercettazioni erano già agli atti, sono state acquisite durante le indagini. Ci sono le prove che le forze dell'ordine non si sono affatto comportate in modo esemplare»
al.ant.
Fonte: Liberazione (http://www.liberazione.it)
7 luglio 2007

Laura Tartarini, componente del Genoa Legal Forum, da dove saltano fuori le trascrizioni delle telefonate "incriminate"? E come mai sono state taciute per tutto questo tempo?
Per la verità erano già agli atti, tanto che le avevano chieste proprio nel 2004 anche i legali degli imputati per i fatti della scuola Diaz. Anche loro le hanno in mano da più di due anni.

Più di due anni senza che nessuno le tirasse fuori?
Sono state acquisite dalla procura durante le indagini, sono rimaste non trascritte fino a che, dieci giorni fa, la difesa di Gratteri (all'epoca del G8 di Genova direttore dello Sco, il servizio centrale operativo della polizia, ndr ) ha pensato bene di tirarle fuori. Ovviamente noi abbiamo approfittato per fare emergere tutti gli aspetti della vicenda.

Perché proprio dieci giorni fa?
Bisognerebbe chiederlo alla difesa della controparte. Loro se ne sono usciti dicendo che avevano novità assolute, che nelle telefonate si parlava di black bloc, come se fosse una cosa nuova e meravigliosa. Ma come si è visto in quelle telefonate c'era ben altro...

Il contenuto delle comunicazioni tra le forze dell'ordine coinvolte nel blitz della Diaz è raccapricciante. Ma sarà sufficiente a influenzare gli esiti processuali?
Mi riesce difficile immaginare che adesso al processo possano essere tutti assolti. Mi sembra un'ipotesi che perde quota man mano che si va avanti. E' vero, è un processo basato su prove indiziarie, ma gli indizi sono talmente tanti.

Per la verità il processo a carico dei 25 "no global" finora sembrava evocare un clima opposto, che si volesse colpire solo in una direzione...
Sia chiaro, dalla parte dei manifestanti ci saranno sicuramente delle condanne. Ma adesso ci sono elementi che comprovano che le forze dell'ordine non si sono affatto comportate in modo esemplare. E se hanno subito dei contraccolpi non è stata certamente colpa dei manifestanti. Ci sono anche le registrazioni relative agli scontri di via Tolemaide, dove emerge chiaramente il grado di coordinamento che ha portato i carabinieri a muoversi per primi e ad attaccare un corteo inerme.

Adesso anche la politica non può più fare finta di niente. Sembra che la nascita di una commissione d'inchiesta sia una necessità ineludibile e non più prorogabile. E' un passo in avanti?
Mi permetto di esprimere le mie più forti riserve. Ben vengano iniziative che aiutino a far luce, ma come legali del Social Forum abbiamo sempre detto che la verità deve emergere nel corso del processo, e in nessun'altra sede. E' lì, grazie anche al materiale raccolto finora, che si deve vincere la battaglia. Il nostro obiettivo è celebrare il processo con la massima serenità. E poi le commissioni di inchiesta in Italia non hanno mai avuto una storia felice.

La sua diffidenza nasconde dell'altro...
E' una mia posizione personale, e non parlo a nome del Legal forum, ma mi chiedo: come si fa ad avere fiducia in un governo che, di fronte ad accuse e responsabilità così gravi, piazza De Gennaro ai vertici del ministero dell'Interno e promuove il suo vice a capo della Polizia?