"Il voto del PRC e della sinistra di governo a favore di Manganelli, ossia la più ostentata delle continuità con Berlusconi e soprattutto con De Gennaro - ormai vero Negroponte italiano, come capogabinetto del Viminale e futuro capo di tutta l'intelligence - chiude ogni riferimento anche simbolico con la stagione dei movimenti di Genova, anzi ne consente la criminalizzazione, e approva il passaggio formale delle forze dell'ordine nel quadro della 'guerra permanente' al terrorismo" dichiara l'ex senatore Gigi Malabarba di Sinistra Critica.

"I carabinieri, quarta forza armata, presenti a rotazione in ordine pubblico e nei teatri di guerra; i poliziotti reclutati solo tra i reduci delle missioni militari; la militarizzazione di finanzieri, vigili urbani e del fuoco; le squadre speciali addette alla tortura: questo è e sarà Manganelli al vertice della P.S., con De Gennaro in funzione tecnico-politica a Palazzo Chigi, in attesa di mettere le mani anche sull'intelligence: un quadro inquietante per la democrazia, senza opposizione parlamentare alcuna" continua l' esponente di Sinistra Critica.

"Dopo lo scempio determinato dalla partecipazione alla guerra, la Costituzione è messa in mora in un altro punto focale: il conflitto sociale diventa terrorismo e così sarà affrontato. L'avallo della sinistra di governo ai 'patti per la sicurezza', alla difesa cofferatiana del legalismo e ora financo il sostegno alla catena di comando delle repressioni di piazza equivale al suo suicidio. Occorre rilanciare anche su questo - conclude Malabarba - il progetto di una vera sinistra alternativa di opposizione sociale".