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lettera ai Dirigenti Scolastici delle scuole superiori di Savona
Fonte: Comitato per la verità sulle stragi e tentate stragi nel Savonese
9 giugno 2006

Savona, 9 giugno 2006

c.a. Redazione di "Reti invisibili","

Il Comitato, che nell'ultima riunione ha deciso di assumere la denominazione
di "Comitato per la verità sulle stragi e tentate stragi nel Savonese" ha
indirizzato una lettera ai Dirigenti Scolastici delle scuole superiori di
Savona per chiedere un incontro con i docenti in coincidenza con l'apertura
del prossimo anno scolastico. Se è vero che, come ha recentemente ricordato
anche il leader CGIL Guglielmo Epifani, il mantenere la memoria storica sui
fatti che hanno insanguinato l'Italia e la necessità di tramandare la testimonianza
di tali eventi alle giovani generazioni è dovere primario della scuola e
degli operatori culturali che vi operano l'incontro può essere utile per
provare non solo a contestualizzare i fatti che sono accaduti a Savona all'interno
della "strategia della tensione" ma anche a condividere momenti della risposta
savonese agli attacchi terroristici e ad interrogarsi sul perché sulla vicenda
savonese è improvvisamente piombato, subito dopo il '75, un perdurante e
assoluto silenzio. Questi incontri, quindi, hanno lo scopo di fornire ulteriori
elementi ai docenti che potranno discutere sulle bombe di Savona con i propri
studenti alla vigilia delle manifestazioni che si terranno a Savona nel
prossimo autunno sull'argomento.

Cordiali saluti

IL SEGRETARIO
Massimo Macciò

Tel. 3285741044
e-mail
macciomas@fastwebnet.it


Alla cortese attenzione dei Dirigenti Scolastici degli Istituti Secondari Superiori di Savona

Egr. professore, gent. Professoressa,
Dall'aprile del 1974 al maggio del 1975 la città e il circondario di Savona furono vittime di una serie di atti terroristici rivendicati da gruppi neofascisti. Vi furono diciotto feriti, una serie notevole di danni ai palazzi e alle strutture pubbliche e private. Una donna, Fanny Dallari, morì a seguito degli attentati dinamitardi. Almeno due stragi furono evitate per puro caso e per il coraggio civile dei cittadini presenti.
A questi crimini Savona ha dato una risposta di straordinaria fermezza sociale e di partecipazione popolare: ne sono esempi la vigilanza di massa diretta dai Consigli di quartiere, i cortei cittadini, la mobilitazione generale a difesa dei luoghi di vita e di lavoro. Rimane nella coscienza collettiva dei savonesi il ricordo dell'eccezionale rigore con cui la città rispose al tentativo di eversione delle libertà civili faticosamente conquistate, insieme - purtroppo - al dolore delle persone colpite da quegli eventi.
Eppure, ancora oggi, Savona è dimenticata negli stessi atti ufficiali relativi al terrorismo eversivo di destra e i feriti, i danneggiati, i parenti delle vittime non hanno avuto alcun riconoscimento. Questo perché le indagini, iniziate con colpevole ritardo, furono condotte con lacune e omissioni così gravi da portare ad una generale proscioglimento degli indagati in istruttoria. Le "bombe di Savona" sono rimaste così, fino ad oggi, uno dei tanti misteri irrisolti della storia d'Italia che i savonesi, però, non hanno dimenticato.
E' proprio per non dimenticare che il 23 marzo 2006 un gruppo di cittadini ha costituito il "Comitato per la verità sulle stragi e tentate stragi nel Savonese". Il Comitato sorge non solo per collaborare alla tutela legale delle persone offese e dei parenti delle vittime nei procedimenti giudiziari che devono essere riattivati e nelle conseguenti indagini, ma anche per dare impulso alla salvaguardia della verità e della memoria storica degli eventi accaduti in quel periodo e negli anni successivi, stimolando la partecipazione delle giovani generazioni e delle comunità locali a ricostruire tali verità.
Il Comitato ha in corso di organizzazione, per il prossimo autunno, un Convegno e una serie di iniziative rivolte a tutta la popolazione e dedicate precipuamente agli studenti medi e universitari. Quindi, è oggi più che mai necessaria la presenza partecipe e consapevole degli studenti per inquadrare, innanzitutto, il contesto storico-politico nel quale gli eventi savonesi ebbero luogo.
Il Comitato, quindi, vuole rivolgere per Suo tramite l'invito a tutti i docenti interessati, per un incontro-dibattito pomeridiano nel mese di settembre per organizzare e per discutere insieme ai docenti i contenuti che poi gli stessi potranno affrontare con i loro allievi. In questo modo gli studenti delle scuole savonesi potranno partecipare con maggior consapevolezza al Convegno di cui sopra.
Sarà cura del Comitato presentare alla S.V. un calendario dettagliato degli incontri all'inizio del mese di settembre.

Con la preghiera di dare la più vasta informazione ai docenti dell'iniziativa, è gradita l'occasione per porgere i più cordiali saluti.

IL SEGRETARIO
Massimo Macciò


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