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Nasce il Comitato di sostegno tra i parenti delle vittime e i danneggiati delle "bombe di Savona"
Fonte: Comitato di sostegno tra i parenti delle vittime e i danneggiati degli eventi denominato 'bombe di Savona' avvenuti a Savona nel periodo aprile 1974-maggio 1975
22 maggio 2006

Dall'aprile del 1974 al maggio del 1975 la città e il circondario di Savona furono vittime di una serie di atti terroristici rivendicati da gruppi neofascisti. Vi furono diciotto feriti, una serie notevole di danni ai palazzi e alle strutture pubbliche e private. Una donna, Fanny Dallari, morì a seguito degli attentati dinamitardi. Almeno due stragi furono evitate per puro caso e per il coraggio civile dei cittadini presenti.
A questi crimini Savona ha dato una risposta di straordinario valore sociale e di partecipazione popolare: ne sono esempi la vigilanza di massa diretta dai Consigli di quartiere, i cortei cittadini, la mobilitazione collettiva a difesa dei luoghi di vita e di lavoro. Rimane nella coscienza collettiva dei savonesi il ricordo dell'eccezionale fermezza con cui la città rispose al tentativo di eversione delle libertà civili faticosamente conquistate, insieme - purtroppo - al dolore delle persone colpite da quegli eventi.
Eppure, ancora oggi, Savona è dimenticata negli stessi atti ufficiali relativi al terrorismo eversivo di destra e i feriti, i danneggiati, i parenti delle vittime non hanno avuto alcun riconoscimento. Questo perché le indagini, iniziate con colpevole ritardo, furono condotte con lacune e omissioni così gravi da portare ad una generale proscioglimento degli indagati in istruttoria. Le "bombe di Savona" sono rimaste così, fino ad oggi, uno dei tanti misteri irrisolti della storia d'Italia che i savonesi, però, non hanno dimenticato.
E' proprio per continuare a non dimenticare che il 23 marzo 2006 un gruppo di cittadini ha costituito il "Comitato di sostegno tra i parenti delle vittime e i danneggiati degli eventi denominato 'bombe di Savona' avvenuti a Savona nel periodo aprile 1974-maggio 1975"
Il Comitato sorge, infatti, non solo per collaborare alla tutela legale delle persone offese e dei parenti delle vittime nei procedimenti giudiziari che devono essere riattivati e nelle conseguenti indagini ma anche per dare impulso alla salvaguardia della verità e della memoria storica degli eventi accaduti in quel periodo e negli anni successivi, stimolando la partecipazione delle giovani generazioni e delle comunità locali a ricostruire tali verità. Nella riunione costitutiva il Comitato, la cui sede è provvisoriamente fissata in Via Romagnoli 34/9 a Savona, ha eletto Daniela Dallari come presidente, Aureliana Pieruccini come vicepresidente, Massimo Macciò come segretario.
L'indirizzo del Comitato, in attesa di una sede definitiva è attualmente c/o Massimo Macciò, Via Romagnoli 34/9 - 17100 SAVONA (Tel. 019.850337)
L'indirizzo e-mail è:
macciomas@fastwebnet.it
Cordiali saluti
IL SEGRETARIO
Massimo Macciò


Vedi anche:
Comitato per la verità sulle stragi e tentate stra: lettera ai Dirigenti Scolastici delle scuole superiori di Savona