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Presentazione di un progetto di legge per istituire il giorno della "memoria" "12 Dicembre" - giorno della strage di Piazza Fontana - IL NOSTRO INTERVENTO
Giovanna Maggiani Chelli (Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili)
29 novembre 2006

Crediamo che ogni cittadino di questo Paese, proprio per quello che è stata la triste storia stragista e terrorista di questo Paese, vorrebbe istituire il giorno della memoria nel giorno a lui più consono, quello in cui i propri parenti sono morti o per mano di terroristi o sotto le macerie per l'utilizzo di quintali di tritolo.
Ma quando arriva il momento di scegliere un giorno così importante vanno messi da parte tutti i personalismi.
Potremo dire come tutti, credo, che la strage di via dei Georgofili in tempi moderni - dopo la caduta del muro di Berlino e la caduta delle ideologie - è stata la più vile in assoluto per questo Paese, voluta da politici, affaristi e istituzioni deviate; essa rappresenta quanto di più moderno ci sia in fatto di terrorismo vergognoso: e perché non fare allora del 27 Maggio di ogni anno il giorno della memoria, per ricordare al mondo quanto la mafia terrorista e la politica con lei collusa possano fare in fatto di devastazione?
Perché il 12 dicembre è la data che meglio raccoglie in se tutto il terrorismo italiano, tutta la strategia stragista imposta a questo Paese da forze che ne hanno sempre limitata la democrazia.
Si potrebbe dire Portella della Ginestra, perché è stata in fondo la prima di tutte le stragi, ma nulla renderebbe bene l'idea come la strage di Piazza Fontana.
La strage che ha prodotto 16 morti e 84 feriti all'interno di una banca: la Banca dell'Agricoltura. Una strage indiscriminata all'interno di un edificio pubblico, in mezzo alle persone le più diverse per grado e ceto; è una strage che spaventa perché racchiude in sé il senso di colpo di Stato, un po' come quelle sette stragi che negli anni '93- '94 hanno insanguinato l'Italia moderna.
Piazza Fontana rappresenta quindi la centralità, il cuore, di tutti i delitti oscuri di questo Paese, di tutte le stragi e di tutti gli atti di terrorismo e noi crediamo che ogni parente di morto ammazzato, ogni ferito sopravvissuto ad una mattanza - sia in un atto terroristico singolo, sia in una strage - debba riconoscere in Piazza Fontana, in quel 12 dicembre eletto a giorno della memoria, tutti i delitti d'Italia mai puniti fino in fondo, perché il tentativo di golpe deve essere aborrito da ogni mente libera e democratica.
Facciamo tutti un passo indietro e riconosciamo che quel giorno in Piazza Fontana potevamo esserci tutti.
Giovanna Maggiani Chelli