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La strage di Portella della Ginestra
Francesco "baro" Barilli
24 maggio 2005

Primo maggio del 1947: pochi giorni dopo le elezioni regionali che avevano visto il successo del blocco Pci - Psi, l'appuntamento di Portella della Ginestra si trasforma in un massacro. Le responsabilità furono attribuite al bandito Giuliano, ma già il rapporto dei carabinieri indicava, come possibili mandanti, "elementi reazionari in combutta con i mafiosi locali".

La strage di Portella della Ginestra (per molti "l'antesignana" delle stragi di stato italiane) è figlia di quella logica di contrapposizione che negli anni della guerra fredda giustificava qualsiasi azione, per quanto criminale potesse essere, utile ad ostacolare l'ascesa delle forze di sinistra.
Dalla intervista a Manlio Milani (Presidente Associazione dei caduti di Piazza della Loggia):
"...si sta rafforzando la tesi sostenuta dallo storico Nicola Tranfaglia nel suo recente e documentatissimo libro "Come nasce la Repubblica, 1943/47", per il quale la guerra fredda non comincia nel 1948, ma nel 1943, ossia con lo sbarco degli americani in Sicilia e che vede la collusione fra mafia, forze neofasciste (in primo luogo Junio Valerio Borghese) e tutti i "residui" della X Mas) che si schierano con i Servizi Segreti USA. Yalta verrà più tardi, ma già nel 43 si sapeva che il mondo era destinato ad essere diviso in due blocchi, e l'Italia "doveva" far parte del blocco occidentale. E' da allora che comincia la strategia per ostacolare le forze di sinistra, e la strage di Portella della Ginestra ne segna l'inizio."

Recentemente la vicenda è tornata alla ribalta, grazie ad un bel film di Paolo Benvenuti ("Segreti di Stato"), nel quale si parla espressamente dell'ipotesi che la strage sia stata perpetrata da molte persone (non solo dalla banda di Giuliano - che, anzi, avrebbe ordinato ai suoi di sparare in aria). Secondo questa ipotesi, a muovere (manipolandole sapientemente) le azioni del bandito furono anche reduci fascisti, in particolare militanti della Decima Mas, sostenuti da uomini dei servizi e sicuri di "alte" protezioni politiche.

Nei links trovate migliori approfondimenti, sia sull'eccidio di Portella, sia sul film di Paolo Benvenuti

Francesco "baro" Barilli