Rete Invibili - Logo
Livorno: caso Lonzi; archiviata la denuncia contro il pm Pennisi
Fonte: Il Tirreno, 30 gennaio 2005
30 gennaio 2006

Caso Lonzi (il giovane trovato cadavere in una cella delle sughere l'11 luglio 2003), ennesimo atto. Il Gip di Genova, Fenizia, ha archiviato la denuncia presentata dalla madre di "Marcellino" contro il Pm Roberto Pennisi, magistrato di turno la notte del decesso, il medico legale Bassi Luciani che eseguì l'autopsia e un agente di polizia penitenziaria. Il cui nome non risulta chiaro negli atti (Giudice o Nobile Nicola).
Articolata la motivazione che sembra lasciare aperto uno spiraglio per riaprire il caso, nonostante l'archiviazione e un evidente giudizio positivo sull'operato del Pm e del medico legale ("gli accertamenti autoptici - si legge nel provvedimento - sono stati definiti dal Gip di Livorno come "approfonditi, mirati e chiari""). Una porta socchiusa, là dove il Gip, Fenizia, a proposito della consulenza depositata dalla madre del ragazzo sulle foto del cadavere del figlio, scrive: "Anche la consulenza del dottor Salvi, mentre potrebbe eventualmente avere una qualche rilevanza ai fini della riapertura delle indagini a norma dell'articolo 414 del codice penale, nessun apporto conferisce al presente procedimento". Un'ipotesi, sia pur ventilata a fine di un ragionamento complesso, che conferma i dubbi sollevati dalla madre di Marcellino, Maria Ciuffi, in questi anni a proposito della morte del figlio sempre definita "naturale" dai giudici labronici.
Duro il commento dell'avvocato della signora Ciuffi, Vittorio Trupiano, che definisce "abnorme" il provvedimento del Tribunale di Genova. E spiega: "Il Gip sostiene che Maria Ciuffi non avrebbe mai fatto accenno a "dolo" a proposito degli atti di Pennisi o Bassi Luciani relative alla morte del figlio. Eppure, proprio Pennisi è stato denunciato anche "per aver ostruito in ogni modo ogni indagine, ostacolando l'accertamento della verità sulle cause del decesso". Più dolo di così, davvero non si può". Per la prima volta in questa tormentata storia - conclude Trupiano - "viene pronunciata la parola "magica": riapertura delle indagini. E in questo senso lavoreremo".