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muore detenuto marocchino di 35 anni, indagini in corso per stabilire le cause
Fonte: Ristretti Orizzonti, 5 gennaio 2011
5 gennaio 2011

S.H., detenuto di 35 anni, muore nel pomeriggio di lunedì 3 gennaio. Si tratta del secondo "morto di carcere" dopo quello di Salvatore Morelli, avvenuto nel carcere di Lecce il giorno di Capodanno. Da evidenziare che questa morte non entra nel computo degli "eventi critici" elaborato dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, che registra solamente le morti accertate dai sanitari all'interno degli Istituti di Pena... quindi chi supera il muro di cinta, anche se in coma, non è più "morto in carcere".
Nella Casa Circondariale di Siracusa l'ultimo decesso risaliva allo scorso 8 ottobre, quando un detenuto colombiano di 28 anni si uccise impiccandosi. Durante l'anno 2010 nell'Istituto sono avvenuti altri 3 suicidi, mentre è di 14 il totale delle morti registrate negli ultimi 5 anni (10 i suicidi). I posti-letto del carcere "Cavadonna" sono 309, ma attualmente i detenuti presenti sono 550, di cui 110 stranieri.

La cronaca della tragedia

La corsa a sirene spiegate dell'autoambulanza del 118 scortata dall'auto della polizia penitenziaria alla fine è risultata vana. Un detenuto extracomunitario rinchiuso nel carcere di contrada "Cavadonna" è arrivato cadavere al pronto soccorso dell'ospedale "Umberto I". La vittima è un marocchino di 35 anni. Sull'intera vicenda massimo il riserbo degli inquirenti e degli investigatori. La Procura ha avviato una serie di accertamenti preliminari e, con ogni probabilità, già nella giornata di oggi il sostituto procuratore della Repubblica Claudia D'Alitto potrebbe anche disporre l'esecuzione dell'esame autoptico.
Il fatto, secondo i pochi elementi noti, risale al tardo pomeriggio di lunedì scorso anche se la notizia è trapelata solamente ieri. Il detenuto sembra che abbia accusato un malore mentre era in carcere. Attivati i servizi sanitari di assistenza interni, constatato verosimilmente che la situazione non poteva certo essere gestita all'interno della struttura di detenzione, è stato disposto il trasferimento del detenuto all'ospedale generale provinciale. Ma quando i medici del pronto soccorso hanno provato ad intervenire c'è stato veramente ben poco da fare. Il cuore del marocchino si era fermato. Solo gli accertamenti medico-legali potranno consentire di fare luce sulle cause della morte.