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L'Associazione Ilaria Alpi è indignata
11 luglio 2007

"Siamo indignati. Dopo 13 anni, un caso irrisolto e due professionisti dell'informazione uccisi non possiamo che essere indignati. Non ci aspettavamo certo che la procura di Roma chiedesse l'archiviazione del caso Ilaria Alpi".
L'Associazione Ilaria Alpi-Comunità Aperta, che ha ideato e organizza il Premio Giornalistico televisivo Ilaria Alpi è profondamente amareggiata dalle notizie di ieri che riguardano il caso Alpi-Hrovatin e si affianca ai genitori di Ilaria, Giorgio e Luciana Alpi.

La procura di Roma, ha chiesto, infatti, l'archiviazione dell'inchiesta bis, sull'omicidio dei giornalisti Rai, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, uccisi a Mogadiscio il 20 marzo 1994. L'inchiesta, avviata dopo il primo procedimento che si è concluso con la condanna di Hashi Homar Hassan a 26 anni di reclusione, per aver materialmente eseguito l'omicidio dei due, aveva come obiettivo quello di individuare i mandanti ed eventuali altre responsabilità sull'omicidio.
Ma il 12 giugno, il neo procuratore aggiunto della repubblica Franco Ionta ha chiesto l'archiviazione, proprio perché ritiene che non sia possibile individuare responsabilità diverse da quelle già attribuite.

Il caso Alpi-Hrovatin si è risolto con Hashi Omar Hassan dietro le sbarre?
Queste sono le conclusioni del Pm Ionta, che il sottosegretario alla Giustizia , Alberto Maritati ha riferito ieri alla Commissione Esteri del Senato, nell'ambito delle audizioni che la commissione sta da tempo svolgendo nell'eventualità di aprire una nuova Commissione d'inchiesta.
"Siamo amareggiati, delusi e offesi - dichiarano Giorgio e Luciana Alpi - vorremmo delle spiegazioni soprattutto alla luce della lettera che inviammo il 4 aprile scorso alla Corte Costituzionale per sollecitare la definizione del conflitto di attribuzione sollevato dalla procura nei confronti della Commissione parlamentare d'inchiesta al fine di poter effettuare esami balistici e tecnici sulla Toyota su cui viaggiavano Ilaria e Miran. Adesso al Pm non interessa più far esaminare la macchina dai loro tecnici?", si chiedono i genitori di Ilaria Alpi, tra i soci fondatori dell'Associazione Ilaria Alpi - Comunità Aperta, che alla luce dei fatti dichiara: " da anni ci battiamo perché la verità emerga, abbiamo aperto nel 2001 un sito per tenere viva la memoria sul caso, su Ilaria e Miran e ci troviamo ad oggi, davanti a un muro di gomma e riteniamo la richiesta di archiviazione del Caso Alpi-Hrovatin non sia che l'ennesimo atto volto ad insabbiare questo duplice omicidio. Riteniamo inoltre, che archiviare il caso sia un grosso errore e che la magistratura romana debba tornare sui suoi passi, anche alla luce della possibilità di una nuova commissione d'inchiesta parlamentare".

Ed è proprio questo, l'elemento che più sconcerta. Si è infatti aperta in questi giorni, al Senato, la possibilità di una nuova commissione d'inchiesta, che riprenda e rivaluti le questioni lasciate in sospeso dai lavori della precedente commissione, presieduta da Carlo Taormina.
"Sarebbe veramente un peccato - continuano dall'Associazione Ilaria Alpi - se la scelta della Procura di Roma potesse in qualche modo inficiare il proseguimento della discussione".

L'Associazione Ilaria Alpi, lancia un appello affinché tutti possano esprimere sul sito www.ilariaalpi.it commenti e riflessioni su questa decisione. scrivi a info@ilariaalpi.it