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Comunicato: Beni confiscati alla mafia al nord
Giovanna Maggiani Chelli (Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili)
8 ottobre 2011

Davanti a tante conquiste sul fronte dell'antimafia a suon di beni confiscati alle cosche mafiose , dei quali moltissimi anche al nord , ci poniamo oggi una domanda legittima.
Cosa sarebbe successo se la proposta di legge sulla dissociazione chiesta a gran voce dal Parlamento nel 1996 , peraltro molto osteggiata da tutta la magistratura impegnata sul fronte della mafia, se poi nel 2000 fosse stata varata con tutti i crismi e non da una sola ala del Parlamento?
Infatti la dissociazione per una mafioso implica praticamente nulla , un mafioso che si dissocia non deve tra le altre cose consegnare allo Stato i suoi beni illeciti.
Tremiamo al pensiero che avrebbero potuto dissociarsi tutti, e lo avrebbero fatto , tanto cosa avevano da perdere ?Nulla.
Infatti oggi quei beni frutto di confische tanto agognati da parte di tutti, sarebbero sempre in mano della mafia dissociata .
Senza considerare il danno gravissimo per le collaborazioni , perché dissociazione vuol di sicuro dire basta collaboratori di giustizia.
Cordiali saluti

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili