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Ministro Calderoli, via le pensioni a chi non lavora
Giovanna Maggiani Chelli (Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili)
25 agosto 2011

Il Ministro delle Semplificazioni, precisi bene chi sono coloro che non hanno mai lavorato e ai quali dovrebbero essere riviste le pensioni.
Noi abbiamo invalidi all'80% della capacità lavorativa che dopo l'evento terroristico che li ha travolti, hanno lavorato negli anni a volte pochissimo tempo, in seguito sono tornati a casa dal mondo del lavoro ,perché non ce l'hanno fatta e questi soggetti per legge ,la 206 del 2004, hanno diritto alla pensione subito .
Anche se va precisato bene che allo stato attuale delle cose , quattro soggetti che erano ragazzi o bambini al momento della strage, la pensione non l'hanno ancora avuta per questioni interpretative che gli illustri esperti non riescono a dirimere neppure per le vittime del terrorismo eversivo mafioso tutto italiano.
La strage mafiosa terroristica eversiva , forma criminale di gestione della cosa pubblica, tipica di questi ultimi 18 anni di storia Repubblicana costellata da infiltrazioni mafiose, ha massacrato le nostre famiglie in via dei Georgofili.
Dopo le parole del Ministro delle Semplificazioni, dobbiamo quindi capire bene se dopo tanta fatica alla ricerca del più elementare dei diritti per i bambini e i ragazzi vittime del terrorismo stragista eversivo che non lavoravano al momento della strage,in quanto studenti, o troppo piccoli, ci dovremmo pure sentir dire che i nostri figli non hanno prodotto nulla agli effetti previdenziali.
Buttiamo le mani avanti per non cadere, perché quando è stata varata la legge 111 del 15 Luglio scorso , solo al momento dell'uscita della norma abbiamo potuto costatare che a qualcuno in questo Paese era venuta la non poco vergognosa idea di mettere in un probabile elenco, da usare in un eventuale funesto futuro, anche la legge 206 del 2004.
Quando chi ha impegni di Governo parla, deve stare attento a ciò che dice e se si deve comunque esprimere deve essere oltremodo preciso , non che ogni volta siamo obbligati a temere per il futuro dei nostri figli buoni sì per il tritolo stragista del 1993 , ma sempre messi in difficoltà da chi dovrebbe vergognarsi per ciò che è successo a Firenze la notte del 27 Maggio 1993 e invece fa la bella vita fra gli scranni del Parlamento.
Cordiali saluti

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili