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Udienza Grigoli
Giovanna Maggiani Chelli (Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili)
20 gennaio 2011

Attraverso Grigoli Salvatore, in aula bunker a Firenze , oggi è emerso che i collaboratori di giustizia hanno una sorta di soggezione quando devono chiamare in causa la politica, hanno invece grande loquacità quando i nomi da fare sono quelli di mafiosi.
Risulta chiaro che il beta bloccante dei 180 giorni imposti ai collaboratori di giustizia per dire tutto quello che sanno, voluti fortemente dalla politica e i casi come quello di Giuseppe Graviano che può socializzare a 41 bis, sia pure previsto dalla norma e la possibilità dei mafiosi di fare uscire "pizzini" dal carcere per dare ordini di morte, inibiscono i collaboratori di giustizia che non si sentono a loro agio.
La domanda è: hanno paura? E il Parlamento casa fa per agevolare i collaboratori di giustizia nel loro arduo lavoro mentre chiamano in causa la politica collusa?
Del resto il collaboratore Tullio Cannella ha testimoniato che cosa nostra voleva andare direttamente in Parlamento e oggi abbiamo avuto l'impressione che ce l'abbia fatta.
Cordiali saluti

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili