I beni confiscati ai mafiosi di "cosa nostra" come Salvatore Riina e Giuseppe Graviano, con tutto rispetto alle vittime della Sicilia, non potranno e non dovranno essere usati solo ed esclusivamente per le esigenze siciliane.
La mafia siciliana con il bene placito di tanti è arrivata anche a Firenze in via dei Georgofili con trecento chili di tritolo, abbiamo sputato lacrime e sangue , a causa di 15 criminali siciliani, non siamo ancora stati risarciti del tutto come legge vorrebbe e faremo tutto ciò che sta nelle nostre possibilità per rammentare a chi di dovere che i beni confiscati a "cosa nostra" sono patrimonio rubato a tutta l'Italia.
Basta con rivendicazioni meramente opportunistiche.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Vice Presidente Portavoce
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili