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Comunicati 29 e 30 agosto 2007: Riina Provenzano e la posta - Bagarella e Santo Mazzei
Giovanna Maggiani Chelli (Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili)
30 agosto 2007

Esterniamo grande preoccupazione per il "dialogo" in corso fra boss di "cosa nostra": qualcuno scrive ai massimi capi della mafia rievocando i messaggi relativi al tritolo del 1993 riferiti agli stadi di calcio.
Nello scambio di corrispondenza si coinvolge lo Stato che, per Legge, è "costretto" a leggere le missive inviate a Salvatore Riina e Bernardo Provenzano.
I macellai di via dei Georgofili come Bagarella, nei normali avvicendamenti di cella si "scambiano gli anelli".
E' di oggi la notizia che il fratello del boss Benedetto Spera, uomo vicinissimo a Bernardo Provenzano, si è suicidato nel carcere di Opera a Milano,
Quei "messaggi per pochi" che hanno provocato la morte e la distruzione di vita dei nostri parenti, paiono essere latenti dietro l'angolo.
Come sempre confidiamo moltissimo nella Magistratura, molto meno in altre istituzioni e per nulla nella politica.
Cosimo Lo Nigro e Salvatore Benigno vanno rispediti a "41 bis", garantendo loro l'ergastolo.
Sicuramente, se ne hanno fatte, vanno ignorate le richieste di altri mafiosi, rei delle stragi del 1993, intenzionate a passare ad un carcere normale.
La risposta sia ferma, nessun tergiversare o torneranno i morti frutto dell'ennesima "trattativa".

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Il prosieguo del nostro comunicato di ieri sera:

Leoluca Bagarella è recidivo nello "scambio di anelli "con Nito Santapaola.
Nel 1992 Santo Mazzei uomo dei "Cursoti" - clan mafioso vicino ai Santapaola - fu, per l'occasione, prestato a "cosa nostra" affinché portasse il proiettile nel giardino di Boboli.
Questo messaggio stragista ed eversivo risultò poi essere l'anticamera delle stragi del 1993.
Basta con il far finta di nulla, la mafia minaccia perché vuole uscire da "41 bis" e perché vuole annullare tutto ciò che la riguarda in fatto di pene e confische .
Infilare la testa sotto la sabbia non giova a nessuno, il problema va affrontato in tutta la sua gravità o altre persone come noi piangeranno a breve.
Cordiali saluti

Giovanna Maggiani Chelli
Vice Presidente Portavoce
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili