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Angelo Campanella
Maria Itri

Il secondo scoppio di violenza della rivolta di Reggio Calabria ha inizio nel settembre 1970. Questa volta si scatena una vera e propria guerriglia urbana. L'apice della violenza si raggiunge il 17 settembre con l'uccisione, apparentemente senza motivo, di Angelo Campanella da parte della polizia. L'uomo, 45 anni, autista dell'azienda municipale di trasporti e padre di 7 figli, viene colpito mentre, di ritorno a casa nel popolare quartiere "Ferrovieri", si trova coinvolto negli scontri sul ponte Calopinace. Non è chiaro se stesse partecipando agli scontri o si sia trovato suo malgrado coinvolto nei disordini.


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