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Strage di Bologna; l'esplosivo usato non risulta compatibile con "pista palestinese"
Fonte: Il Resto del Carlino, 9 aprile 2012
9 aprile 2012

La procura di Bologna ha chiesto l'autorizzazione a sentire per rogatoria Christa Margot Frohlich e Thomas Kram, i due tedeschi indagati nell'inchiesta bis sulla strage del 2 agosto 1980. "Se le autorità tedesche autorizzeranno la richiesta, li sentiremo, poi decideremo come proseguire", ha spiegato il procuratore capo Roberto Alfonso.

Più cauto il commento alla nuova richiesta del terrorista Carlos di essere sentito. "È già stato sentito - ha aggiunto riferendosi all'interrogatorio del 2009 condotto dal pm Enrico Cieri - ha detto quello che ha detto". Carlos parlò di responsabilità generiche di Cia e Mossad, poi disse che avrebbe parlato davanti ad una Commissione d'inchiesta. Dal 2010 invece si è detto disponibile a parlare di nuovo con i magistrati per fornire dettagli di sua conoscenza. Richiesta rinnovata ora attraverso il difensore che ha appena nominato, l'avvocato Gabriele Bordoni.

Dalla comparazione tra i documenti sulla qualità degli esplosivi utilizzati dal gruppo del terrorista Carlos e le perizie sull'esplosivo usato per l'attentato del 2 agosto 1980 non è, al momento, risultata alcuna immediata compatibilità. Quella della comparazione sulla qualità degli esplosivi era una delle strade che vengono seguite nell'inchiesta bis sulla strage della stazione. Una strada che al momento quindi non registra novità. Il pm Enrico Cieri aveva chiesto ed ottenuto delle autorità francesi i documenti sulla qualità dell'esplosivo utilizzato dal gruppo dello Sciacallo. Parimenti negativa sarebbe stata la comparazione fatta con la qualità dell'esplosivo che Margot Frohlich (indagata nell'inchiesta assieme a Thomas Kram) aveva in una valigia quando fu arrestata a Fiumicino nell'82.