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In piazza fischi pronti per Tremonti
SARA MENAFRA
Fonte: il manifesto - 02 Agosto 2005
2 agosto 2005

Fischi pronti per il vicepremier Giulio Tremonti e forse, maligna qualcuno, per il sindaco Sergio Cofferati. La presenza della Rete degli Invisibili nata un anno fa dall'idea di mettere assieme le vittime di tutte le stragi e i delitti «di stato» presenti in Italia (un percorso non facile come ammettono gli stessi membri sul sito http://www.reti-invisibili.net) sarà tra le presenze più attive di un corteo per il 25esimo anniversario della strage della stazione di Bologna che per il resto si annuncia in tono minore. Ad aprire lo spezzone ci saranno, come era già successo gli scorsi anni, Heidi e Giuliano Giuliani, i genitori di Carlo ucciso durante le manifestazioni di contestazione del G8 a Genova. «Non ci sono indicazioni sul fischiare o meno - spiega Marco Trotta, del Bologna social forum - ma credo che se ci saranno delle contestazioni non saranno tanto del movimento, quanto di quei pensionati che si sono visti tartassati da Tremonti quando era ministro delle finanze. Tra tutte le persone che potevano mandare per le commemorazioni è sicuramente la meno indicata». Per il resto la manifestazione che parte questa mattina con l'arrivo delle staffette «per non dimenticare» da tutta Italia si prepara ad essere il più possibile bipartisan (in piazza ci saranno anche Romano Prodi e Piero Fassino). Persino Paolo Bolognesi, il presidente dell'Associazione delle vittime, che spesso ha polemizzato con l'atteggiamento delle istituzioni sulle stragi italiane e che oggi, come sempre, chiuderà con un discorso nella piazza della stazione il corteo che partirà dal centro della città, ha invitato tutti a non fare polemiche inutili. «Nella scelta del governo di mandare a Bologna il vicepremier vedo un atto di attenzione», aveva detto giovedì scorso, durante la presentazione delle iniziative: «Mi auguro che Tremonti non venga fischiato anche perché quando ci sono i fischi il 2 agosto, il giorno dopo si parla di quello e non del contenuto dei discorsi che si sono fatti dal palco». La polemica semmai Bolognesi vorrebbe farla con l'ex presidente della repubblica Francesco Cossiga che la scorsa settimana aveva ritirato fuori la cosiddetta «pista libica».

Anche il sindaco Sergio Cofferati ieri sembrava piuttosto preoccupato dall'idea che in piazza possano esserci contestazioni: «Il 25esimo anniversario è più importante ed è auspicabile che tutto avvenga con la compostezza che l'appuntamento merita». La versione «giudiziaria» della strage a sentir lui non è neppure in discussione. Ogni tentativo di criticare il discusso processo che portò alla condanna di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro sarebbe «sempre più vistosamente strumentale». «Bisogna riflettere sul perché Bologna è stata presa a riferimento così ripetutamente e così pesantemente - ha concluso il sindaco - Ormai ci sono i tempi per una ricostruzione storica. La faremo».