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intervento di Lydia Franceschi
Lydia Franceschi
12 dicembre 2004
Carissime amiche e amiche, compagne e compagni,
la presentazione del portale "Reti Invisibili" nella ricorrenza della strage di Piazza Fontana è un atto molto importante che coinvolge tutti: sia coloro che hanno aderito sia ogni sincero democratico. L'adesione non è stata data a cuor leggero perché essa implica l'impegno a rendere testimonianza degli avvenimenti che ci hanno toccato da vicino, a condividere e mantenere la memoria storica affinchè le nuove generazioni non abbiano a pagare lo stesso tributo di sangue, per diritti già acquisiti e poi cancellati dai vari governi che si sono alternati alla guida del nostro Paese.
Indubbiamente è necessario un coordinamento fra i vari avvenimenti che, come oggi si presentano, sembrano avulsi l'uno dall'altro se non per quel filo rosso di sangue che è il comune denominatore.
Daniele Biacchessi, oggi presente all'iniziativa, potrebbe essere la persona adatta e capace di tessere, in maniera sintetica e documentata, quell'intreccio di prepotenze, abusi, negazione di diritti costituzionali e universali che hanno caratterizzato la storia della nostra effimera democrazia. Inoltre, fortunatamente per lui, non è coinvolto in nessuno degli episodi che andiamo a ricordare; può, quindi, inquadrare la voluta continuità dello spirito fascista, che spesso ha caratterizzato coloro che hanno ricoperto alte cariche, e le motivazioni, mai esplicite, delle scelte antipopolari, anticostituzionali, antidemocratiche dei governi che si sono succeduti.
E' importante far emergere il ricatto della paura nei confronti dei cittadini da parte del potere politico anche se costituzionalmente istituito.
C'è molto da lavorare, ma vale la pena di fare un tentativo che, attraverso una storica documentazione, lasci memoria di questi avvenimenti per poi rielaborarli per un progetto volto al futuro. Insieme possiamo farcela.
Un abbraccio affettuoso a voi tutti.
Lydia Franceschi