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Marcella De Negri, figlia di un ufficiale ucciso a Cefalonia, scrive a Napolitano sui due marò: non in mio nome...
Marcella De Negri
26 aprile 2014

Credo che il signor Giorgio Napolitano, come tutti i cittadini italiani, abbia il diritto, costituzionalmente garantito, di esprimere il proprio parere, qualunque esso sia, sui due marò" trattenuti in India".

Non credo invece che, come Presidente della Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza, abbia il diritto di dire che i due marò "fanno onore all'Italia". Ritengo che questa frase, gravissima, da ogni punto di vista, sia una offesa per tutti i cittadini e le cittadine italiane, ed anche rispetto a tutti coloro che per conquistare la libertà dell'Italia dal nazifascismo, sono morti, combattenti o civili, massacrati, nelle città-italiane, nei campi di concentramento,o in quelli di sterminio, sui monti, nelle isole greche e ovunque la ferocia nazifascista ha avuto modo di manifestarsi.

Signor Presidente lei ci rappresenta tutte I tutti e non può parlare in nome nostro, avvicinando la storia dei due marò alla grande ricorrenza del 25 aprile 1945 - il GIORNO DELLA NOSTRA LIBERAZIONE

Marcella De Negri

figlia del capitano Francesco, fucilato a Cefalonia il 24 settembre 1943