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51enne muore dopo l'arresto, indagati 4 agenti; per la questura non c'è stato pestaggio
Massimo Pisa
Fonte: La Repubblica Milano, 4 luglio 2011
4 luglio 2011

Indagati. Tutti e quattro. I due poliziotti della volante del commissariato Mecenate, F.E. e M.L., intervenuti per primi giovedì sera in via Varsavia - il primo aggredito, secondo il loro racconto, e il secondo accorso con le manette in mano - e i due a bordo della "pantera" della questura - R.P., che avrebbe praticato il massaggio cardiaco a terra, e F.C. - arrivati dopo la chiamata via radio alla centrale dei loro col leghi. Omicidio preterintenzionale ai danni di Michele Ferrulli, il 51enne facchino barese morto dopo essere stato ammanettato fuori da un bar, è l'accusa del pm Gaetano Ruta.
Atto dovuto, spiegano in procura: permetterà ai quattro agenti, difesi dall'avvocato Massimo Pellicciotta, la nomina di un consulente per l'autopsia, prevista per martedì alle 8 (per la famiglia Ferrulli, la legale Fiaba Lovati ha già nominato la dottoressa Lorenza Solito). "Dagli atti che ho potuto vedere - spiega Pellicciotta - i miei assistiti possono e devono stare tranquilli perché non c'è nessun reato".
La linea in questura non cambia. "Vogliamo essere trasparenti e sereni - ripete il vicario Nino Fabiano - stiamo dando massima collaborazione alla magistratura. Anche se ci fossero elementi penalmente rilevanti a carico dei colleghi non ci sottrarremo alle responsabilità. Per noi, gli agenti sono intervenuti nei confronti di una persona con atteggiamento aggressivo, in linea con le procedure".
Il pm ha acquisito la chiavetta col filmato e i referti delle ultime analisi mediche di Ferrulli: doloretti di mezza età di un uomo sovrappeso, pressione alta, niente aritmia. Della decina di testimoni ascoltati, compresi Emilian Nicolae e Mihai Nemtuc, i due romeni amici di bevuta e schiamazzi di Ferrulli, nessuno ha parlato di pestaggio.
Il medico curante, Fabio Parazzini, è ancora in ferie: sentito al telefono dalla polizia, avrebbe parlato di "ipertensione" del paziente. E ieri sera, rinviato in un primo momento, c'è stato il primo contatto tra la questura e Caterina Mele e Domenica Ferrulli, moglie e figlia della vittima: incontro "civile" ma teso. Ricevute condoglianze e rassicurazioni sulle indagini da parte del capo della mobile Alessandro Giulia - no. Le due donne hanno poi rivisto il filmato insieme agli specialisti della Omicidi.
In via del Turchino, sotto casa Ferrulli, c'è già chi ha emesso la sentenza. "Polizia assassini infami!! Dovete pagare", recita un lenzuolo. "Prima: Aldrovandi. Dopo: Cucchi. Adesso: Michele Ferrulli", è scritto in rosso su un muro. Altri drappi di inquilini chiedono "verità e giustizia". E tra le 18 e le 18.30 una ventina di ragazzi hanno improvvisato un blocco stradale, gettando masserizie sui binari del tram. Lo hanno tolto da soli, sotto gli occhi dei vigili.