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Diego ricorda Alberto

Desidero ringraziare alcune persone, vorrei pronunciare i loro nomi uno ad uno, ma sono 550! Soprattutto apprezzo chi ha avuto il coraggio di scrivere qualcosa su Alberto, che è un'impresa difficile, io me ne accorgo solo ora che ci ho provato. Si vorrebbe sempre dire di più, molto di più. Vorrei saper comporre delle canzoni, o esprimermi artisticamente in qualche modo perché davvero mi rendo conto che parlare di lui senza fargli torto è impossibile. Semplificherei la sua profondità, tutto il suo mondo, un cosmo troppo complesso per essere riportato qui, in due parole. Sicuramente, penso, solo quelli dotati di una certa sensibilità lo hanno capito fino in fondo, tutti quanti avranno comunque potuto godere della sua bontà e della correttezza rigorosa che aveva verso chiunque (veramente chiunque purtroppo). Queste qualità che lo contraddistinguevano, non so il perché, lui non le esibiva. Le venivi a conoscere solo nei momenti in cui ce ne era bisogno, inaspettatamente. Era la sua capacità di sorprendere le persone. E forse anche per questo chi ha avuto la fortuna di entrare in contatto con lui non se ne è mai più distaccato.
Nonostante sia difficile scrivere qualcosa su Alberto, ci sono persone che lo hanno fatto e con successo, e hanno portato alla mia famiglia le loro lettere. C'è chi ha descritto Alberto al lavoro, chi a pesca, chi alle elementari, ... leggerle per me è stata una esperienza di crescita, mi sono sentito come un bambino che impara una lezione importante: ti senti felice e in più capisci qualcosa di nuovo e non c'è niente di male in tutto ciò. Constatare che lui ha lasciato in queste persone così sensibili dei segni, belli e profondi, è stata per me e per la mia famiglia una esperienza "curativa". Sento la vostra fierezza nel portare queste tracce di lui e tutto ciò mi aiuta a sbloccarmi, a non cadere.
Un altro motivo mi fa essere grato nei confronti di questi amici: il fatto che si battano, che si espongano; per mio fratello, per la verità. Se voi non ci foste, sarebbe come andare in guerra da soli, senza un battaglione alle spalle. Quindi vi potete immaginare ...
Alberto, come ho già accennato, ha vissuto con l'imperativo categorico di essere altruista e corretto umanamente e socialmente, per non recare danno a nessuno. Per come era fatto il suo carattere, purtroppo ha ricevuto l'ingiustizia più pesante che gli si potesse infliggere. In pratica si è imbattuto in tutto ciò che è l'esatto opposto di lui, dei suoi valori. Penso che il suo suicidio dimostri già in sé, palesemente, chi era mio fratello e come si sono svolti i fatti di questa tragedia.Nel mondo in cui viviamo ci sono dei meccanismi mal funzionanti, in cui ogni tanto qualcuno - magari la persona più innocente - incappa e viene colpito. Ho notato con piacere che c'è chi si dedica, come voi, alla ricerca di questi "guasti", anche magari approdando in zone meno attinenti alla vicenda specifica di Alberto, come accade questa sera con il tema delle droghe. Ma è giusto. Eventi irreparabili come il nostro devono essere un monito per il futuro.

Diego

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