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Lombardia «Quella storia a fumetti è un falso storico». L'accusa dei familiari delle vittime delle stragi
Fonte: Liberazione (http://www.liberazione.it)
19 luglio 2007

Una «operazione indecente di revisionismo», «un abuso» che apre «un grave problema di salvaguardia della memoria». E' il commento del consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Luciano Muhlbauer, al volume della Storia lombarda a fumetti di cui le associazioni delle vittime delle stragi di Piazza Fontana a Milano e di piazza della Loggia a Brescia e l'Unione in consiglio regionale hanno chiesto il ritiro immediato. «Chiediamo il ritiro immediato del volume e agli insegnanti e alle biblioteche di rimandare al mittente questa falsità - conclude Muhlbauer -. Non si può infangare la memoria con i nostri soldi». La denuncia è netta. Si tratta - sottolineano le associazioni dei familiari delle vittime delle stragi - di una vera «mistificazione della realtà». Il volume sulla "storia della Lombardia a fumetti" realizzato su iniziativa della presidenza del consiglio regionale (ai tempi di Attilio Fontana, oggi sindaco di Varese) opera una vera e propria revisione storica dei fatti. Attribuendo in sostanza ai movimenti operai e studenteschi del '68 fino al terrorismo degli anni '70 le colpe delle stragi di piazza Fontana e della Loggia a Brescia. In particolare, consiglieri e rappresenanti familiari criticano duramente la pagina 124 del volume, dove su un foglio scritto con la macchina da scrivere si legge parlando della tensione del '68: «Quella stessa tensione che si respirò anche nel decennio successivo, gli anni Settanta, in cui ai movimenti studenteschi e operai si sostituirono veri e propri atti di terrorismo che volevano ribaltare i modi di governare in Italia e che in Lombardia portarono alle ignobili stragi di gente innocente come negli attentati di Milano (piazza Fontana, all'interno di una banca) e di Brescia (piazza della Loggia, durante un comizio sindacale)». «La matrice neo-fascita e per piazza Fontana anche neo-nazista è acclarata da tutti i processi - ha detto Federico Sinicato, avvocato dei Familiari della strage milanese -. E' evidente la natura del dolo che crea un errore storico. Per molto meno si può diffamare visto che viene offeso l'onore di diversi soggetti».