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Informazione
Il contatore di Articolo 21
Antonio Sciotto
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)
13 gennaio 2007

Il contatore è solo virtuale, viene riaggiornato in base ai dati medi dello scorso anno: ieri contava (a partire dall'1 gennaio 2007) 33 morti sul lavoro, 33.786 infortuni e 844 invalidi. L'idea è venuta ad Articolo 21, associazione di giornalisti che ha deciso di puntare il sito Internet sui problemi del lavoro (www.articolo21.info). Non solo sui tanti redattori precari che popolano l'informazione - la vertenza sul contratto è durissima - ma anche sui temi della sicurezza di tutti i lavoratori italiani, mettendo insieme il delegato sindacale metalmeccanico con l'operatore dei call center, l'impiegato del catasto con l'operaio edile. Oltre al contatore, sul sito è presente la rubrica «Lavoro e sicurezza», che racconta le storie dei lavoratori colpiti da infortuni e malattie, o le novità dal sindacato; ancora, una utile rassegna stampa su 250 fonti (quotidiani, agenzie, siti) che danno notizie sul tema. Infine, un forum, dove si danno appuntamento delegati sindacali, medici del lavoro, lavoratori e associazioni.
A spiegare lo spirito dell'iniziativa editoriale è Giorgio Santelli, direttore del sito: «Cerchiamo di sensibilizzare la stampa su un tema oscurato in questi anni, quello del lavoro. A parte poche eccezioni, i giornali e le tv si occupano di infortuni solo quando c'è un grosso incidente, invece noi crediamo che ci sia bisogno di un'attenzione continua e approfondita, con molteplici apporti». Ad occuparsi degli aggiornamenti, infatti, non sono solo i due redattori addetti a coprire, a turno, la mattina e il pomeriggio, ma si è ormai creata una rete di un migliaio di collaboratori sparsi in tutta Italia, in gran parte giornalisti di provincia. «Sono proprio i precari dei piccoli quotidiani a inviarci gli articoli sugli incidenti: come dire, lavoratori deboli che si occupano di altri deboli - spiega Santelli - E dalla rassegna si può vedere come ci siano tantissimi infortuni ogni giorno che la stampa nazionale non riporta».
Articolo 21, associazione nata nel 2002, festeggia quest'anno un doppio compleanno: 5 anni il 27 febbraio, e dieci milioni di pagine visitate proprio ieri. Animata da lavoro volontario, non si alimenta con denaro pubblico: «Facciamo ogni tanto delle cene di simpatizzanti, dove si mangia meno e si spende un po' di più - spiega il direttore - E poi ci sono le sottoscrizioni, sui 50 o 100 euro, o i banner pubblicitari su cui cliccare, che ci danno circa 200 euro al mese. Le spese sono quelle del telefono e della banda larga per il sito, cerchiamo di investire sull'essenziale».
L'iniziativa sul lavoro è realizzata in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil, l'Inail, il sindacato dei giornalisti Fnsi, l'Usigrai (giornalisti Rai), soggetti con cui qualche mese fa Articolo 21 ha aperto un tavolo sull'informazione e il lavoro. Tavolo che è in costante dialogo con il ministero del Lavoro, e che ha ispirato l'idea di un canale tematico digitale: «Di recente abbiamo incontrato il ministro Cesare Damiano, chiedendo che venga dedicato un canale Rai al lavoro - spiega il condirettore Stefano Corradino - Abbiamo spiegato, un po' provocatoriamente, che l'ideale sarebbe che fosse riservato al mondo del lavoro e alla sicurezza almeno tanto spazio quanto quello dedicato al gossip sui vip».