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Cambia la targa per l'anarchico Pinelli, e a Milano scoppia la polemica
Fonte: La Repubblica on line, 19 marzo 2006
19 marzo 2006

La giunta comunale di Milano decide di sostituire una frase della targa dedicata all'anarchico Giuseppe Pinelli, ed è subito polemica. Il ferroviere non sarebbe più un "ucciso innocente", ma un "innocente morto tragicamente" precipitando dal quarto piano della questura milanese dove fu interrogato per tre giorni per far luce sulla strage di piazza Fontana. Il sindaco Albertini concorda e chiosa: "Il commissario Calabresi è un benemerito della nostra città e quella targa, che lo accusava di fatto di essere un assassino, ne infangava la memoria. Così il comune ristabilirà la verità storica".
Su posizione diametralmente opposta c'è il nobel Dario Fo, fuori dalla corsa come primo cittadino alle prossime elezioni, ma coscienza vigile della città. "Vergognoso" l'atto del comune, "un gesto volgare che vuole togliere di mezzo la responsabilità del potere nella morte di un innocente. Non si è trattato di un incidente qualsiasi". E anche i Ds milanesi definiscono l'atto della giunta "uno sfregio", stigmatizzando le frasi del sindaco Albertini come completamente "fuori luogo".
Con il sindaco si schiera invece il presidente della Regione Roberto Formigoni, che definisce la decisione "un gesto dovuto. Fu un incidente - ha aggiunto - non un omicidio". Mentre il vicesindaco De Corato di An è sicuro che i simpatizzanti della causa anarchica si faranno vivi presto "per spaccarla o rimuoverla. E' gente che in un solo sabato è riuscita a mettere a ferro e fuoco una città distruggendo negozi e devastando vetrine, mi aspetto questo ed altro".
Gli anarchici del Ponte della Ghisolfa, lo stesso circolo a cui apparteneva Pinelli, fanno sapere di non avere alcuna intenzione "di rimuovere o spaccare nulla". Mauro Decortes spiega che l'unica cosa che hanno intenzione di fare sarà quella "di rimettere la vecchia lapide - più volte oggetto di atti vandalici - al suo posto, accanto a quella nuova". L'iniziativa del circolo ha già ricevuto l'appoggio di Dario Fo.