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Mio padre - e l'indifferenza delle persone, il male peggiore di questo mondo
Risposta alla lettera aperta di Francesco "baro" Barilli a Haidi Giuliani, pubblicata su "Liberazione" del 19 ottobre 2006
Natascia, figlia di Giuseppe Casu
Fonte: Liberazione, 27 ottobre 2006
27 ottobre 2006

Ciao Francesco sono Natascia la figlia di Giuseppe Casu, con queste righe vorrei ringraziarti per la solidarietà che hai dimostrato nei confronti di mio padre.

Sai, non è facile non lasciarsi sopraffare dalla disperazione per il modo assurdo col quale mio padre è venuto a mancare, ma il pensiero che possa ricapitare, il pensiero che in quei reparti ci siano persino dei bambini, la disperazione e la solitudine che ho letto negli occhi dei parenti che spesso per ignoranza e mancanza di alternative si trovano a chiederne loro il ricovero, mi ha dato la forza per lottare. Certo, sicuramente sono spinta dalla voglia di sapere il perché mio padre è morto, ma se questo potrà cambiare anche solo una cosa, tutto avrà un senso.

Mi ritengo fortunata perché oltre alla mia famiglia, al mio fidanzato, ottimi amici, compagni di Rifondazione, ho sentito la solidarietà di molte persone che come me hanno un forte senso civico. Inoltre credo molto in Dio, lo sento presente nella vita di tutti i giorni e questo mi aiuta nel difficile percorso che ho deciso di intraprendere.

Ti ringrazio veramente di cuore e spero che il sito delle "reti-invisibili", il Comitato "Verità e Giustizia per la morte di Giuseppe Casu", l''A. S. A. R. P., e qualsiasi altro movimento o iniziativa personale per ottenere giustizia in questa vita, smuovano l'indifferenza delle persone che dopo l''egoismo, è il male peggiore di questo mondo.

Natascia Casu

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