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Processo Francesco Mastrogiovanni: Udienza del 13 marzo 2012
Comitato Verità e Giustizia per Francesco Mastrogiovanni
15 marzo 2012

COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER FRANCESCO MASTROGIOVANNI
Comunicato-Stampa

Udienza del 13 marzo 2012

Vallo della Lucania, lì 13 marzo 2012

«Francesco Mastrogiovanni aveva esattamente lo stesso disturbo mentale di Francesco Cossiga, che è stato eletto Presidente della Repubblica. Questi uomini hanno una marcia in più rispetto agli altri». Solo che uno è diventato presidente della Repubblica e l'altro è stato ammazzato nel reparto di psichiatria dell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Certo destini e storie diverse, politiche ed umane, ma accomunati dallo stesso male. Nessuno aveva pensato di paragonare Francesco Mastrogiovanni a Francesco Cossiga e a farlo, sotto giuramento, è il consulente Prof. Dott. Francesco Fiore, ordinario di psichiatria all'Università Federico II di Napoli, che non è - come qualcuno potrebbe pensare - il consulente dei familiari di Mastrogiovanni, ma è il consulente della difesa degli imputati, in particolare del dott. Basso e di altri imputati.
Sostiene anche: «Il Mastrogiovanni era persona intelligente, solare, libertario, uomo libero. La sua contenzione la considero un errore, la contenzione è da riservare a casi estremi, è una pratica non ammissibile e non accettabile. Al paziente dev'essere evitata la contenzione, perché lo psichiatra dovrebbe essere un promotore della libertà!». E riconosce: «Fuggire a chi ti vuol togliere la libertà non è essere aggressivo. Ho immaginato Mastrogiovanni e mi sono informato. Era un insegnante di pregio, ottima persona, insegnava con profitto, era amato dagli alunni, aveva una personalità determinata e forte. La sua visione del mondo mi affascina, era per la libertà». E' un riconoscimento alla vita di Franco Mastrogiovanni pronunziato non da un suo amico, ma da uno che dovrebbe essere un suo avversario, ma che ciò nonostante, per onestà intellettuale, non può fare a meno - capovolgendo i ruoli - di riconoscere le qualità politiche, umane e pedagogiche di Mastrogiovanni e ricorre proprio al verbo «amato» per dire del suo rapporto con gli alunni. Dice anche che i familiari andavano contattati. Invece, alla nipote che voleva visitarlo le fu impedito di poterlo fare.
Il processo potrebbe finire qui, ma continuerà.
Le dichiarazioni sono state rese nell'udienza del 13 marzo 2012. Il prof. Francesco Fiore depone insieme con il consulente Dott. Giuseppe Consalvo, medico legale. A differenza degli altri consulenti hanno acconsentito ad essere ripresi dalle telecamere di Uno Tv di Sala Consilina e di Set di Vallo della Lucania. Il dott. Consalvo non si sbilancia troppo, contesta l'autopsia dei dott. Maiese e Ortano e sostiene che il paziente non è morto per edema polmonare, ma per morte improvvisa, e non è deceduto nella notte del 4 agosto, ma 3-4 minuti prima delle 7,20 e la contenzione non c'entra nulla con la morte. Contro ogni evidenza afferma che aveva delle fasce blande, che gli permettevano di muoversi. Però ammette: «Non posso negare che andava trattato diversamente» e a giustificazione del comportamento dei medici afferma: «La contenzione è stata fatta per impedire al paziente di cadere». Il che significa: dal momento che io penso che tu puoi cadere dal letto, io non ti guardo, ma ti lego e ti lascio legato per ottantatre ore, anzi ti sciolgo - proprio per non farti cadere - sei ore dopo la morte. Più protezione di così? Uno non solo è protetto da vivo, ma è protetto anche da morto. Davvero straordinari i medici del reparto di psichiatria dell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania... Per il dott. Consalvo la contenzione è un atto medico, che però va annotato.
Nel corso della deposizione dal PM Dr. Renato Martuscelli non viene fatta alcuna domanda, mentre l'avv. Michele Capano, che rappresenta l'Unasam e sostituisce l'avv. Valentina Restaino, è battagliero e incalza i consulenti.
I difensori degli imputati (sei medici e dodici infermieri) rinunziano a sentire gli altri consulenti che, che tra l'altro, non sono presenti e il Presidente del Tribunale dr.ssa Elisabetta Garzo rinvia il prosieguo dell'udienza a martedì 27 marzo e al 10 aprile per sentire gli imputati, augurandosi di terminare gli interrogatori degli imputati in due udienze. I difensori anticipano che gli imputati in larga maggioranza intendono deporre.

Il Comitato Verità e Giustizia per Francesco Mastrogiovanni
Giuseppe Galzerano, Vincenzo Serra, Giuseppe Tarallo,
www.giustiziaperfranco.it postmaster@giustiziaperfranco.it