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Valerio Anceschi


TITOLO: Fausto e Iaio


PRESENTAZIONE:

Il mio lavoro e' una continua attenzione per recepire, cogliere, selezionare, individuare ogni possibile traccia del vissuto che contenga in se' un potenziale di mobilita'.
Anche la piu' piccola scheggia di ferro che entra nel mio lavoro ci entra perche' aveva in se' qualcosa che la predisponeva al movimento, a partecipare a un movimento.
Il mio fare consiste nel manipolare il materiale con le mani.
La manipolazione risponde alle indicazioni che stanno dentro ai materiali. Il progetto dell'opera e', per me, una continua interrogazione con il desiderio dell'opera.
Chiedo nello stesso tempo in cui mi sto rispondendo. Sento l'arte come un movimento che ho bisogno di avere incessante, sempre vivo e gratificante. Le varie singole scelte, tutti i singoli atti le piu' minute selezioni non possono non essere sostenute che da una tensione positiva. Certo mi interessa assai il risultato finale, ma per arrivare al mio risultato "speciale" e' anche importante il processo.
Il progetto, c'e' un punto in cui l'opera mi si da', mi e' uscita dalle mani, e la', e io posso riconoscerla come fatta.

DATI TECNICI:

Basamento interrato con anima di ferro, varie saldature, convertitore di ruggine con l'acido. Per vedere le dimensioni reali bisogna moltiplicare per 4 volte il bozzetto ottenendo una altezza di 560 cm e un larghezza di 370 cm. , i singoli pezzi hanno uno spessore di 40 mm i piu' grandi, 30 mm i due piccoli.

BIOGRAFIA ESSENZIALE:

Valerio Anceschi , giovanissimo, a partire dal 1993 ha partecipato a molte mostre collettive a Milano, Venezia Amsterdan,Parigi Lugano, Ginevra . , oltre ad aver organizzato mostre personali.
Ha ricevuto prestigiosi premi , quali : Premio San Carlo Borromeo e Regione Lombardia, Premio L.I.M:A. per la giovane arte '99, Premio di studio "Angelo Tenchio" del Comune di Como e nell'anno 2000 il premio "Salon I
Della Permanente di Brera


la proposta di Valerio Anceschi