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Vittime del dovere e del lavoro
Anna Cremona e Angelo Garro
Fonte: Liberazione, 17 gennaio 2006
17 gennaio 2006

Caro direttore, apprendiamo dai Tg la proposta del ministro per i Rapporti con il Parlamento on. Carlo Giovanardi di riconoscere al defunto bodyguard privato Maurizio Quattrocchi, la qualifica di "vittima di terrorismo" con relativo risarcimento, insignirlo di Medaglia d'Oro, nonché intitolargli vie e relative piazze.
Ribadiamo ancore una volta (se poche son state le precedenti) che per i Militari, Carabinieri, Poliziotti, Finanzieri, ecc. Fedeli servitori dello Stato come per nostro figlio caduto in servizio, solo oltraggi, vilipendio e truffa; oltre al silenzio delle Istituzioni tutte, e del silenzio dei vertici dello Stato. E' proprio vero: l'Italia è un Paese di cittadini di serie A osannati come santi, e di cittadini di serie Z oltraggiati come ladri. Contrariamente a quanto i familiari dei caduti al servizio dello Stato si attendono da anni, né medaglie, né risarcimenti, nonostante una proposta di legge unificata (Ramponi-Ruzzante) che solo in Commissione Difesa dellaCamera sia già stata approvata all'unanimità da oltre quattro anni, ma che non si calendarizza per la discussione in Aula e non la si approva con l'annosa e decennale scusa della mancanza di copertura finanziaria. Copertura finanziaria che si attende ormai da oltre venticinque anni. Ci chiediamo quanta acqua dovrà ancora passare sotto i ponti e quanta ipocrisia dovremo ancora sopportare, ma soprattutto quanti nostri figli dovranno ancora morire prima che venga Loro riconosciuto il rispetto e il valore della Loro dignità di esseri umani e di difensori della Patria?