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che fine hanno fatto: Proposte, Progetti e Programmi promessi ?
lettera inviata a diversi parlamentari di tutte le forze politiche rappresentate in parlamento
Anna Cremona e Angelo Garro
1 settembre 2005

La domanda, le speranze e le aspettative sono sempre le stesse: essere ascoltati ed esauditi nelle nostre umili richieste: il riconoscimento della dignità e del sacrificio dei nostri figli soldati.
Domande fatte e ripetute all'infinito con telefonate, lettere, fax, e-mail ed infine con manifestazioni davanti ai più importanti palazzi della politica
Anche oggi a tre anni esatti di distanza (era il 18 luglio 2002 e alleghiamo copia) dalla prima stessa domanda e dall'approvazione all'unanimità in Commissione Difesa, la domanda è sempre la stessa: che fine ha fatto la Proposta di Legge Unificata Atti Camera n° 1649 e 1752 Ramponi-Ruzzante "Norme in favore di militari di leva, volontari e di carriera infortunati o caduti durante il periodo di servizio"? Come mai e perché nessuno la porta in Aula? Ma questo Parlamento è vivo, oppure è morto e nessuno se né accorto? Nemmeno gli stessi Deputati?
Eppure anche il Presidente della Camera dei Deputati, on. Casini molto celermente e cortesemente si era premurato di individuare le varie possibilità che la Proposta di Legge offriva per essere approvata. Vi erano i margini economici e vi era la necessità civile, morale e sociale per farlo.
Probabilmente però è mancata la volontà politica e la coscienza umanitaria per farlo.
Eppure i militari continuano a morire, sia in fronti "non" di guerra, che di strane malattie dovute all'uranio impoverito, alle emissioni elettromagnetiche ecc. ecc. l'ultimo dei quali il marinaio Crispino Adragna di Trapani colpito da tumore e dopo quattro anni di calvario, seguito solo dalla sua famiglia e come tutti, abbandonato dallo Stato, morto (solo nel corpo) proprio il giorno 15 agosto festa dell'Assunzione di M. V. festività ferragostana per 50 milioni di italiani.
Crispino detto "Rino" si spegneva in piena lucidità mentale e nella totale solitudine nello stesso giorno in cui i nostri "nobili" parlamentari veleggiavano spensierati verso isole di sogno.
Anche per i nostri soldati "tutti nostri figli" su quei fronti "non" di guerra come l'Afganistan e l'Iraq, tutti i giorni rischiano la vita e spesso muoiono (anche a causa di fuoco amico) non troveranno a tutt'oggi alcun riconoscimento in caso di morte in servizio grazie all'indifferenza del Parlamento il quale riconosce solo i casi classificati "vittime di terrorismo" grazie a quella proposta approvata in tutta fretta una calda giornata d'agosto del 2004 (legge 3 agosto 2004, n° 206).
O forse per il nostro Parlamento è più facile favorire l'Islam moderato e non, i mafiosi pentiti e non, piuttosto che esaudire le richieste dei familiari di martiri caduti nel servire la Patria con il riconoscimento per il sacrificio della vita.
Siamo ormai arrivati alla fine della XIV Legislatura e fra meno di nove mesi si tornerà nuovamente alle urne, e qualsiasi coalizione vincerà la competizione elettorale o qualsiasi Leader la guiderà, sappiamo perfettamente che ignorerà totalmente il duro lavoro e tutte le speranze che è costata questa "Proposta di legge Unificata" vanificando così il lavoro di quei pochi e rarissimi parlamentari che vi hanno contribuito, le fatiche, le spese, e spesso le umiliazioni che è costata a noi genitori di militari caduti in servizio; e forse non troveremo più neanche quei pochi parlamentari disposti a sobbarcarsi questo "immane" lavoro per riprovarci, dimostrando così che il "paese italia" ancora una volta si dimostra talmente "piccolo" da trattare i propri soldati solo come "carne da macello" e i suoi cittadini solo come spugne da spremere e umiliare.
E sempre in prospettiva delle prossime elezioni di cui stiamo già assistendo a prove tecniche di alleanze e schermaglie elettorali la domanda è: a chi potremo affidarci e di chi potremo fidarci in futuro? E perché fino ad oggi per il nostro Parlamento è stato più facile favorire l'Islam moderato e non, favorire i famosi pentiti e pluri assassini di mafia piuttosto che ascoltare ed accettare le richieste dei genitori e familiari di martiri caduti per lo Stato?

Cosicché di questa legislatura, come di quella passata, ci resterà anche questo ricordo: una Proposta di legge unificata approvata all'unanimità in Commissione Difesa, diserta l'Aula per pura vigliaccheria dell'intero Parlamento, solo (forse?) per non dare risposte del perché sono morti i nostri figli; esattamente come chiede la moglie del martire Calipari proprio oggi 31 agosto 2005 dalle pagine del Corriere della Sera "Voglio la verità su mio marito", esattamente come stiamo facendo anche noi ormai da anni per i nostri figli, senza ottenere mai risposte.
Cosicché oggi si aggiunge la beffa della fine della legislatura e del conseguente decadimento della stessa Proposta di Legge su cui tanto si era fatto affidamento credendo possibile un riconoscimento della dignità umana dei nostri figli da parte dello Stato, o meglio del Parlamento a cui dedichiamo questi pochi brani di un pensiero che fu di Gramsci:

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani.
Chi vive veramente non può essere cittadino e partigiano.
L'indifferenza è abulia, è vigliaccheria, non è vita . Perciò odio gli indifferenti..................

Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva;...........

Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: e se avessi fatto anch'io il mio dovere................?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi da fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti..........................

.........e sento di poter essere inesorabile,
di non dover sprecare la mia pietà,
di non dover spartire con loro le mie lacrime.
......................................................
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti".


anna cremona e angelo garro
genitori di un soldato caduto in servizio