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Genova, Carlo arreda casa agli sfrattati
Giuliano Giuliani
8 novembre 2012

Con una donazione di 1500 euro abbiamo acquistato gli elettrodomestici (cucina a gas, frigorifero e lavatrice) per completare l'arredamento di due appartamenti che il Comune di Genova destina provvisoriamente a famiglie di sfrattati, in attesa di una soluzione permanente. Nell'autunno dell'anno scorso con una donazione ben più consistente (circa 18.000 euro), avevamo provveduto all'arredamento completo di sei appartamenti, destinati allo stesso uso. La validità della scelta è dimostrata dal fatto che in quegli appartamenti siamo già alla terza assegnazione provvisoria, un modo concreto per affrontare il grave problema dell'emergenza abitativa, in crescita con l'aggravarsi della crisi. Si tratta di una delle iniziative di solidarietà che il Comitato Piazza Carlo Giuliani ha potuto svolgere grazie alla scelta del 5 per mille fatta da diversi contribuenti.

La solidarietà è un principio che qualcuno non riesce a comprendere. Voglio ricordare che, quando fu resa nota la notizia della prima donazione, la Padania, quotidiano della Lega, uscì il 20 ottobre 2011 con un titolone di prima pagina "Le case al Comitato Carlo Giuliani" e nel sommario "Il Comune di Genova destina gli alloggi popolari alla fondazione intitolata al no global del G8". Come se non bastasse, in terza pagina, con tanto di foto, "Giuliani ora fa l'immobiliarista" (con la i, proprietario di immobili; ancora ancora avessero scritto ammobiliarista con la a, nel senso di uno che ammobilia, arreda!) e nel sommario "Il Comune di Genova gli affida in gestione 10 appartamenti per gli sfrattati". Ovviamente abbiamo promosso una causa civile per chiedere al quotidiano la rettifica e, non avendo a ciò provveduto, un risarcimento per le offese arrecate. I tempi per le cause civili, come è noto, non sono brevi ma attendiamo pazientemente. E' certo che il buon esito produrrà nuove iniziative solidali, con l'impegno aggiunto di diffonderne il significato anche a chi appare refrattario a comprenderlo.