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Verità per Genova. Verità per Carlo
Intervista a Giuliano Giuliani
Gabriella Stramaccioni
Fonte: Liberazione (http://www.liberazione.it)
19 luglio 2007

Verità per Genova. Verità per Carlo. Sembra che le tenebre si stiano diradando, ma la commissione d'inchiesta sul G8 è ancora lontana. Cosa ne pensi e soprattutto cosa è necessario fare?
Qualche lumino dentro una cappa di buio. Per evitare che la sporca logica dell'impunità li spenga, si possono e si debbono fare alcune cose. La prima, continuare a lavorare sulla memoria, utilizzando il fatto che quei lumini hanno riproposto un po' di attenzione e stimolato qualche giornale "pulito" e qualche programma televisivo a parlarne (segnalo la buona prova della trasmissione diretta da Minoli su Rai2, La storia siamo noi, che ha dedicato ai fatti di Genova e alle recenti dichiarazioni del vice questore Fournier la puntata scorsa). La seconda, programmare occasioni di incontro a ripetizione per far conoscere la verità. La verità, a dire il vero, esiste da quasi sei anni, ma l'hanno stracciata e vilipesa. Chi? Ministri, parlamentari, dirigenti politici, dirigenti della polizia, ufficiali dell'arma dei carabinieri, consulenti, magistrati, giornalisti, fotografi: si possono fare nomi e cognomi. La terza, istituire subito una commissione parlamentare d'inchiesta, cioè con i poteri della magistratura, che abbia il compito di individuare le responsabilità politiche della catena di comando. L'opposizione della destra, di cui è primo portavoce Casini, sostiene che la commissione si trasformerebbe in un processo alle forze dell'ordine. E' una argomentazione ridicola, per altro non l'unica visti i soggetti. In realtà, proprio alla maggioranza delle forze dell'ordine che compie con dignità e onorabilità il proprio dovere serve una commissione che individui tutti coloro che si sono comportati da delinquenti e li mandi via, restituendo a tutti gli altri la necessaria credibilità

E' stato proposto che l'Italia ospiti il prossimo G8. Una assurdità, non ti pare?
Una proposta intollerabile. Non c'è solo il senso di fastidio per la continua riproposizione di questi summit che non concludono mai assolutamente nulla di buono. In aggiunta, il costo per organizzarli è molto superiore alle somme destinate agli aiuti ai paese poveri. Fare in Italia un altro G8, quando ancora sono calde le ferite e le lacrime che quello di Genova ci è costato, è pazzesco. Mi auguro che anche il presidente regionale della Sardegna, che considero persona rispettabile, abbandoni l'idea di utilizzare un po' di elemosina per qualche ristrutturazione della Maddalena.

Siamo reduci da una bella assemblea della Sinistra Europea. La centralità dei movimenti e la loro autonomia è stata di nuovo al centro del dibattito. Cosa pensi possa essere Sinistra europea?
I movimenti sono una componente importante della Sinistra che dobbiamo costruire. Io continuo a pensare che stiamo dedicando ancora un'attenzione troppo scarsa al problema di come lavoriamo per organizzare una forza politica che li contenga e che risponda alle esigenze di unità delle molte componenti che esistono a sinistra del quasi nato partito democratico. Altrimenti la gara a mantenere le identità e ad alzare la propria bandierina un po' più in alto delle altre ci conduce all'insuccesso e alla subordinazione. Sensibilità diverse aiutano, arroccamenti settari condannano al fallimento.