Rete Invibili - Logo
Provincia di Reggio Emilia: "Sì a una commissione d'inchiesta sui fatti del G8 "
Fonte: Comunicato stampa
23 gennaio 2007

Il Consiglio Provinciale, presieduto da Lanfranco Fradici, ha approvato con 16 voti favorevoli (Ds, Margherita, Rifondazione Comunista, Ecologisti per l'Ulivo, Pdci) e 5 voti contrari (Forza Italia, An, Udc e Lega Nord) un ordine del giorno presentato dal Prc e comprensivo di emendamenti del Pdci, nel quale si ribadiva "l'importanza dell'istituzione di una commissione d'inchiesta per far piena luce sugli avvenimenti che nel corso del G8 a Genova portarono all'uccisione di Carlo Giuliani".
Il documento è stato presentato dal consigliere del Prc Ruggero Manzotti: "Non si tratta di cercare delle colpe, ma di chiarire quanto accaduto e formulare proposte efficaci affinchè certe situazioni non si ripetano più".
"Penso che il documento, formulato in questa maniera, sia presentato da un gruppo di maggioranza e rivolto alla maggioranza stessa, richiamata a mantenere quanto promesso in campagna elettorale - ha affermato il capogruppo di An Leopoldo Barbieri Manodori - L'errore più grande sta nel portare una questione che è stata di portata nazionale, a un problema solo politico".
E' poi intervenuta la capogruppo degli Ecologisti per l'Ulivo Margherita Bergomi: "Vorrei che quanto accaduto a Genova venisse definitivamente chiarito. Credo che da parte nostra dovuto un interesse e un impegno in questo senso, pertanto il voto sarà favorevole".
Il capogruppo dell'Ucd Tarcisio Zobbi ha detto che "la morte è sempre un dramma, ma non si può pensare di prescindere dagli organi giuridici preposti e proseguire per altre vie. Questo rappresenterebbe una vera e propria sospensione del diritto, cosa non accettabile".
A queste affermazioni ha replicato il consigliere diessino Alessio Mammi per cui invece "è proprio per garantire il diritto, che le commissioni sono chiamate a far luce laddove questo viene violato".
Secondo il capogruppo di Forza Italia Claudio Guidetti "seppure la morte sia un fatto drammatico, ma siamo l'unico paese al mondo che dedica un'aula del Senato ad un ragazzo che stava per colpire un altro ragazzo, carabiniere, con un estintore. La reazione potrà essere stata scomposta, ma non scordiamoci le cause".
La capogruppo del Prc Giorgia Riccò ha invece che "la commissione avrebbe il prezioso compito di dare una dimensione, anche politica, di ciò che accadde. C'è una profonda ignoranza su quegli avvenimenti e questo non rappresenta necessariamente una colpa, ma oggi per la prima volta ci viene data l'opportunità di rompere il silenzio".
"La commissione dovrebbe piuttosto capire chi ha manovrato i violenti in quei giorni - è invece l'opinione di Giuseppe Pagliani di An - Ci vorrebbe però il buonsenso di ammettere che i violenti in questione non erano certo in divisa".
Giuseppe Catellani, capogruppo dei Ds, ha affermato che "quanto accaduto a Genova in quei giorni rappresenta una pagina scura della storia italiana e la commissione d'inchiesta, richiesta complessivamente condivisa dall'Unione, può essere un momento positivo, che faccia chiarezza sulle responsabilità che ci sono state".
Per il capogruppo della Margherita Giuseppe Fioroni "in un paese democratico le commissioni di inchiesta non sono in contrapposizione alla magistratura, bensì rappresentano un valore aggiunto per la giustizia". Fioroni ha anche detto che "soprattutto in certi contesti sarebbe auspicabile una maggiore integrazione tra le forze di polizia".
Infine, il capogruppo della Lega Nord Marco Lusetti ha detto che "Rifondazione Comunista è un partito ormai in balia della illegalità e dell'estremismo. L'ordine del giorno presentato è retorico e cerca un colpevole che dalle foto e dalle immagini abbiamo visto tutti chi è, anche se si è cercato di dare interpretazioni fantasiose di quel momento".