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Aldro, l'inchiesta sulle prove "congelate" ha già i nomi dei primi indagati
Indagine bis, chi ha truccato i brogliacci del 113?
Fonte: Liberazione (http://www.liberazione.it)
22 giugno 2007

Ci sarebbero già dei nomi sul registro degli indagati nella cosiddetta inchiesta bis di Ferrara, quella sui depistaggi che seguirono al misterioso e violento controllo di polizia nel quale morì un diciottenne, Federico Aldrovandi. All'indomani del rinvio a giudizio dei quattro agenti che s'imbatterono nel giovane all'alba del 25 settembre 2005 in Via Ippodromo - il processo pubblico avrà inizio il 19 ottobre - sembra procedere a tutt'altra velocità, la prima inchiesta è stata estenuante - l'indagine sui reperti "congelati" nella cassaforte della questura e nel freezer della scientifica. Si tratta degli originali di certi brogliacci del 113 di quella mattina e alcuni tamponi del sangue della vittima. Le prime carte sono molto diverse dalle fotocopie autenticate che erano nel faldone del pm. In particolare, la telefonata al 113 che segnalava la presenza di un ragazzo agitato dalle parti dell'ippodromo risulterebbe essere stata fatta alcuni minuti prima di quanto riportato nella fotocopia ripulita. Tutto ciò rafforza i dubbi di chi si scervella, da quasi due anni, per capire cosa accadde nella prima fase dell'incontro tra Federico Aldrovandi e le volanti che giunsero in successione sul luogo dei fatti. Dell'ultima fase è stato possibile parlare alla luce delle testimonianze: il ragazzo fu pestato e "contenuto" da tutti e quattro gli agenti, nonostante implorasse di smetterla e dicesse di non respirare. Gli agenti, secondo il capo di imputazione - omicidio colposo per uso eccessivo della forza - non avrebbero prestato le necessarie cure a una persona in visibile difficoltà. Resta il buco nero sui primi minuti del "controllo" e i reperti occultati al pm, e scoperti grazie alla richiesta di uno dei difensori dei poliziotti, potrebbero servire a ricostruire quei momenti. Intanto si cerca di chiarire il giallo di come siano finite in cassaforte quelle annotazioni: si può ipotizzare che gli avvisi di garanzia potrebbero riguardare chi le scrisse, chi le acquisì e di chi le truccò, autenticando una fotocopia "farlocca".