Maggiore rispetto per i diritti dei detenuti ed in particolare della loro corrispondenza: questo il richiamo inviato all'Italia dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa. In una risoluzione interinale sull'esecuzione da parte di Roma di tre sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo, l'organizzazione con sede a Strasburgo sottolinea "l'inefficacia - si legge in un comunicato - della protezione giudiziaria sul controllo della corrispondenza dei detenuti ed altre limitazioni dei loro diritti". Il Comitato ha chiesto a Roma di adottare "rapidamente i provvedimenti necessari, legislativi e non - prosegue la nota - per assicurare un controllo giudiziario veloce ed efficace delle decisioni che impongono restrizioni ai diritti dei detenuti". La "sistematica violazione, da parte dei tribunali nazionali, dei termini temporali che la legge prevede per l'esame dei ricorsi ha praticamente vanificato l'impatto del controllo giudiziario sui diritti dei detenuti" ha ricordato il Consiglio, prendendo comunque atto "della riflessione in corso in Italia, volta a trovare soluzioni conformi alle sentenze della Corte".
