Ha causato una vittima l'epidemia di varicella che ha investito il carcere femminile di Rebibbia. Secondo quanto si è appreso, infatti, una detenuta di 21 anni malata di Aids è morta il mese scorso dopo aver contratto il morbo. Il suo organismo, compromesso e debilitato dall'Aids in forma conclamata, non avrebbe retto all'ulteriore infezione e a nulla è valso il ricovero all'ospedale Spallanzani. Attualmente quattro detenute colpite da varicella sono state ricoverate all'ospedale Sandro Pertini. Il virus, sempre a quanto si è appreso, avrebbe contagiato anche alcuni agenti di polizia penitenziaria. Tutti i permessi per il resto degli agenti sono stati sospesi.
Marroni: quella donna non doveva essere in carcere
Comunicato Stampa, 10 maggio 2005
La detenuta di 21 anni morta a causa della varicella contratta all'interno del carcere di Rebibbia Femminile era già stata dichiarata, tempo fa, incompatibile con il regime carcerario a causa delle sue gravi condizioni di salute: era, infatti, affetta da tempo da Aids conclamato. La conferma arriva dall'Ufficio del Garante Regionale dei Diritti dei Detenuti diretto dall'avvocato Angiolo Marroni.
"Quella giovane donna non doveva più essere in carcere da tempo - ha dichiarato il Garante Angiolo Marroni - diversi mesi fa era stata certificata la sua incompatibilità con il carcere a causa delle sue condizioni di salute, ma nulla in questo lasso di tempo è stato fatto. Con la sieropositività ogni contagio può essere letale, soprattutto in un luogo chiuso come il carcere. La responsabilità di questa vicenda è di chi non ha ottemperato velocemente alla disposizione di incompatibilità di questa donna con il regime carcerario".
